Rinunciare alla plastica monouso per proteggere l’ambiente e combattere l’inquinamento.
La Sicilia aveva dato i primi segnali e una decina di comuni (ultimo Palermo il 15 Febbraio) avevano già firmato un’ordinanza, ma adesso la questione cambia, serve una norma regionale che metta nero su bianco sanzioni serie per tutti, nessuno escluso.
A pensare al disegno di legge è stato il Partito Democratico (primo firmatario Michele Catanzaro) per limitare l’uso di stoviglie e contenitori di plastica su tutto il territorio regionale.
Oggi la commissione Ambiente e Territorio analizzerà il disegno di legge che rappresenta un importante passo in avanti verso una gestione più responsabile a tutela dell’ambiente.
La situazione era infatti diventata insostenibile con un enorme impatto negativo in termini economici e turistici per tutta l’isola.
“Il problema dei rifiuti sta assumendo proporzioni crescenti anche nel Mar Mediterraneo, provocando danni irreversibili all’ecosistema marino e costiero, alla fauna, alla biodiversità, al turismo e, non per ultimo, all’economia” afferma il parlamentare Michele Catanzaro– riferendosi al dossier ‘Plastic free sea’– pubblicato dall’associazione Legambiente nel novembre 2015 – dove si riportano dati allarmanti.
“Dati- continua Catanzaro- che dettano l’urgenza di una serie politiche di prevenzione che coinvolgano istituzioni, cittadini, aziende e associazioni di categoria, dal mondo della pesca a quello del turismo.In Italia si spende ogni anno 1 miliardo di euro per produrre quasi 120.000 tonnellate di stoviglie di plastica. Limitare l’uso dei prodotti usa e getta non biodegradabili, riutilizzabili e computabili diventa quindi una necessità” conclude il deputato.
Il disegno di legge coinvolgerà direttamente i gestori delle mense, gli enti pubblici e privati, gli ospedali, gli uffici pubblici e privati, le aziende e gli istituti scolastici, i cittadini e i gestori delle attività commerciali.
Divieto di utilizzare contenitori, cannucce, posate e stoviglie di plastica monouso non biodegradabili e non riutilizzabili per la somministrazione di alimenti. Divieto anche in caso di-manifestazioni di piazza, sagre ed eventi; Secondo il disegno di legge in caso di mancato rispetto delle disposizioni è prevista una sanzione pecuniaria da 5.000 a 10.000 euro.