Una riunione tecnica per fare il punto sul progetto d’interesse comune sul quale l’Unione europea ha dato il via libera.
Regione Siciliana e Repubblica di Malta stringono i tempi in vista della realizzazione del gasdotto sottomarino che collegherà le due isole del Mare Mediterraneo.
Una riunione si è svolta ieri presso gli uffici dell’assessorato regionale del Territorio e dell’ambiente. Insieme all’assessore Toto Cordaro, i rappresentanti del ministero maltese per l’Energia e le acque, Henry De Battista, Manuel Sapiano e Alexandra Meli.
“In tema ambientale – afferma Cordaro – si fa sempre più stretta la collaborazione tra la Sicilia e il governo de La Valletta. Il confronto è servito a ragionare su obiettivi comuni in vista di un traguardo condiviso: mettere le nostre comunità al passo con l’Europa. In quest’ottica si inserisce la realizzazione del gasdotto che andrà da Gela a Delimara, ma anche lo studio di nuovi progetti che ci consentano di intercettare risorse comunitarie, creando sviluppo e occupazione”.
L’inizio dei lavori per il gasdotto – lungo 151 chilometri e con una portata di 232mila metri cubi all’ora – è programmato per il 2021. Nel corso della riunione – che fa seguito agli incontri avuti a Malta e Catania dal presidente della Regione Nello Musumeci con i rappresentanti del governo maltese – alla quale hanno preso parte anche i responsabili dei dipartimenti dell’Energia, dei Beni culturali, dell’Arpa e della Soprintendenza del mare, sono state valutate le competenze sullo specchio d’acqua e sul demanio marittimo in cui l’infrastruttura ricadrà. Dal ministero dell’Ambiente maltese si attendono adesso le autorizzazioni per la posa dei cavi sui terreni privati adiacenti.